E fu così che Dio, disilluso riguardo allo spoglio panorama di band locali della bisiacaria, diede a Marongiu il compito di inventare i Muleti de via Cosani.
Disse Dio: “Prendi dei ragazzini un po’ stupidotti ed incapaci ma carini, limonali ed insegna loro come si fa a produrre eccitazione sul palco di una festa paesana. Ma bada bene Marongiu! Il prezzo da pagare è che la gente non farà altro che disprezzarti ancor più di prima!”
“Non c’è problema Signore, ci sono abituato ad essere frainteso. Scenderò ugualmente le rive dell’Isonzo e sborrerò sul viso di qualunque marmocchio mi capiti sottotiro.”
Da un’idea di Marongiu e Manuel ‘Gerry’ Gereon nascono nell’estate 2008 i Muleti.
MANUEL GEREON – batterista – Sedicente 16enne spesso alle prese con atti vandalici, è affine per attitudine alla cosiddetta scena ‘street rock’ americana degli anni 80. Di una notevole intelligenza intuitiva, segue gli insegnamenti di Marongiu aggiungendovi il proprio disgustoso marchio. Non riesce a tenere un tempo stabilmente neanche se la canzone è una marcia funebre di 1 minuto e mezzo, ma è per questo che Marongiu lo stima.
GLAUCO ‘EL RAUCO’ LORENZUT – chitarrista – ex sassofonista, rubacuori delle bellezze locali anagraficamente più grandi di lui – ma anche molto più piccole-, vive all’ombra di Kurt Cobain come certi suoi coetanei. Ha un approccio alla chitarra disinvolto e ciò lo rende maledettamente affascinante agli occhi dell’amato nonno.
THOMAS TITZE – bassista – ‘LA TOMMASELLA’, come lo chiamano affettuosamente i suoi compagni, soffre di indicibili pulsioni di morte. Per sublimarle si dedica infatti ad ascoltare un ricco sottobosco di gruppi definiti ‘brutal death metal’, angoscianti a dir poco.
Sì, ma come suona il basso vi chiederete? Evito di rispondervi.
Dicono dei Muleti
“Un Marongiu dalla voce così stridula e sibillina è un cancro all’intestino! Non lo sopporto. E poi come diavolo ha fatto a diventare così famoso?”
Bono Vox
“L’esercito del metal si sente preso in giro dalla sfacciataggine di quattro pagliaccietti senza né arte né parte. Che schifo! Dicono di rifarsi ai Gories e a Bo Diddley e, quel che é peggio, si credono oltraggiosi. Ma dico: avete mai ascoltato i Mayhem?”
tutta la redazione di Metal Hammer
“Quando ero molto giovane e cantavo in chiesa, strane idee s’affacciavano alla mia mente: di scrivere una canzone sulla timidezza, per esempio. Sono passati parecchi decenni e quando ho sentito “Muleto timido” m’è venuta la pelle d’oca. Ho subito realizzato che ad esprimere i miei sentimenti più reconditi erano stati dei ragazzini di provincia. Provo tuttora vergogna per non aver mai realizzato qualcosa del genere.”
Little Richard
“Le prime 3 canzoni del cd mi sono parse ovvie, troppo adolescienziali e scanzonate se le rapportiamo al periodo buio che l’America sta passando ora. Ma poi..poi ho proseguito con l’ascolto e c’erano queste ‘Recessione’ e ‘Lavoro nero’, così rabbiose e sincere che ho capito che con l’aiuto di Marongiu risolveremo la crisi. Anche perché é stato Dio a dirmelo…dico sul serio ragazzi!”
Barack Obama
“Li amo dai tempi del liceo.”
Joan Jett